Torno indietro agli anni 90 richiamando l’album che rese i Guns delle autentiche rock-star.

Avevo “ereditato” o meglio “preso in prestito” questo disco, in formato audiocassatta Maxell, dalla collezione di mia sorella.

 La storica intro di basso che apre l’album gasa al punto giusto, ti permette di prendere le distanze da tutto quello che ti circonda attorno come a dire: “Ok mondo ci vediamo tra 76 minuti” (la durata di Lato A + Lato B). 

Non posso non citare pezzi epici come, Don’t Cry e November Rain.

 

I Guns N’ Roses hanno sempre diviso il popolo dei metallari tra chi li osanna e chi li detesta, ma ero talmente piccolo che non mi ponevo minimamente il problema.
Forse dovremmo continuare così per tutta la vita quando ascoltiamo la musica: lontano da pregiudizi, tecnicismi ma lasciando che le note o le parole ci dicano qualcosa.

Mi pare chiaro il forte legame di questo Album in termini di “Fratellanza”.
Ricordo benissimo quando il venerdì pomeriggio, rientrando dagli allenamenti di basket, sentivo mia sorella che, chiusa in stanza, dal mangiacassette ascoltava questo disco mentre leggeva i suoi libri.

Questa per me è storia ragazzi! La nostra.